domenica 27 maggio 2012

Stipendi e ministri in Europa


Salaires des ministres: la France emboite le pas de ses partenaires
Gli stipendi dei Ministri: la Francia ha seguito le orme dei suoi partner dell'UE



di   Renaud de Chazournes
Pubblicato in Francia il 18 maggio 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli



L'articolo può essere ascoltato in lingua originale su RFI

 

E 'tempo di austerità negli stipendi dei politici in Europa, con particolare eccezione della Germania. Misura simbolica, naturalmente, per gli stati superindebitati, ma serve da esempio. Nella sua campagna elettorale Francois Hollande si era impegnato a ridurre il 30% del suo stipendio e quelli dei suoi ministri, la sua proposta è stata in effetti approvata e adottata già nella prima seduta del Consiglio dei ministri.
Gli emolumenti del presidente della Repubblica francese e del capo del governo Jean-Marc Ayrault, passano così da 19,331 a 14.850 € al mese. Per quanto riguarda i ministri, la loro retribuzione e le altre indennità, passeranno da 14.200 a 9.850 euro al mese. Attualmente i loro stipendi ammontano a 7.720 euro mensili, con una indennità di trasferta di 230 euro e un’indennità di "funzione" di 1.900 euro.
In questi tempi di rigore finanziario, la maggior parte dei governi europei si era già messa all’opera riducendo gli stipendi dei propri ministri e in alcuni casi anche quelli dei capi di stato.
Nicolas Sarkozy, ovviamente, aveva promesso una riduzione del "tenore di vita" dello Stato, ma non era stata applicata al suo stipendio e a quello dei suoi ministri. Pochi mesi fa, aveva semplicemente chiesto ai ministri di pagare le spese personali "di tasca propria", affermando che in caso di abuso sarebbero state applicate "sanzioni". Inoltre, dovevano essere tagliati 10.000 veicoli e 7.000 alloggi per il personale.
Nel 2010, quando teneva ancora i cordoni della borsa dello Stato, come ministro del bilancio, François Baroin considerava "demagogica" una riduzione dei salari dei ministri e "che non portava a grosse soluzioni." Lo stesso anno, il portavoce del governo, Luc Chatel, respinse a sua volta la riduzione delle retribuzioni governamentali, in nome dell' eguaglianza (!): il taglio dovrebbe riguardare "la riduzione dello stipendio degli alti dirigenti governativi e quindi di tutti i dirigenti!"
Eppure nel resto dell’Europa, è in nome di questo stesso principio di uguaglianza che i ministri e funzionari hanno ridotto i propri stipendi …




In Inghilterra, per Cameron 1000 euro meno di Hollande
Nel Regno Unito, David Cameron e i suoi ministri hanno ridotto i propri stipendi del 5%. Come in Francia, questa auto riduzione stipendiale è stata adottata due anni fa il 13 maggio 2010, in occasione della prima riunione del governo di coalizione liberal-conservatrice, quasi da un giorno all’altro. Il primo ministro percepisce da allora, 13.900 euro, ossia 1000 euro meno di Francois Hollande e Jean-Marc Ayrault. Per quanto riguarda i ministri, non possono più usare auto di servizio esclusive: devono utilizzare le auto assegnate al proprio ministero. Queste misure hanno permesso un risparmio di quasi 4 milioni di euro all'anno. Le bottiglie più costose della enoteca riservata ai ministri, sono state messe all'asta.

In Italia, Monti ha stipendio
In Italia, l'austero Mario Monti, ha rinunciato al suo stipendio di presidente del Consiglio e ministro dell'Economia. Il suo predecessore, Silvio Berlusconi incassava 24.000 euro al mese. Mario Monti, però non è senza stipendio: gli resta quello di senatore a vita, ossia circa 17.500 euro lordi. Per quanto riguarda i ministri, la loro retribuzione è stata ridotta del 10%.
Inoltre, lo stile di vita dello Stato è stato ridimensionato. Mario Monti ora viaggia in treno, mentre Berlusconi viaggiava sempre in aereo. I ministri hanno, da parte loro sostituito le lussuose fiammanti berline tedesche con delle più modeste ed economiche Lancia.
Nel frattempo, gli stipendi degli alti funzionari e dei dirigenti di imprese statali sono stati ridotti dal 10 al 15%, comprese le indennità. Per l'intera pubblica amministrazione, le retribuzioni sono state congelate per tre anni.

In Spagna, meno di 6000 euro per un ministro
In Spagna, le retribuzioni dei membri del governo socialista di José Luis Zapatero sono stati ridotti del 15% nel giugno 2010, come quelli di tutto il personale amministrativo, di cui da allora sono stati congelate le retribuzioni. L'attuale capo del governo, il conservatore Mariano Rajoy, percepisce uno stipendio di soli 6.500 euro, mentre quello di un ministro è di 5750 euro. Per quanto riguarda i deputati e i senatori, hanno deciso autonomamente di diminuire il loro trattamento economico dal 12 al 15%, come i sindaci delle grandi città.


Stpendi degli uomini di governo in Europa


In Portogallo si viaggia in classe economica
In Portogallo, è l'intera classe politica che vede i propri stipendi ridotti del 5%: i membri del governo nazionali e delle amministrazioni regionali, parlamentari, consiglieri locali (senza contare i 600 dirigenti di imprese statali o parastatali). Il parlamento ha deciso di andare ancora oltre: i deputati ora viaggiano in aereo  in classe economica. Sei milioni di euro risparmiati nell’ultimo anno.
 
L'Irlanda ha diminuito del 15% gli stipendi dei membri del governo. In Grecia, il Primo Ministro e Presidente della Repubblica hanno messo una croce sui loro stipendi ...
Ma l’ austerità salariale dei governi non è all'ordine del giorno ovunque. Per i paesi scandinavi, relativamente rimasti indenni dalla crisi, la questione di una riduzione dei salari dei governanti non si pone neppure. Gli stipendi dei politici a capo di questi paesi non fanno notizia e i governi restano modesti, senza grossi vantaggi particolari legati alle loro funzioni.

In Germania, aumento generale!
La Germania rimane l'eccezione. Angela Merkel e i suoi ministri si sono appena approvati un aumento salariale del 5,7%.
Lo stipendio mensile della Cancelliera è aumentato di 930 euro, raggiungendo i 18.000 euro lordi. Per i ministri, ci sono 750 euro al mese in più, ossia una retribuzione attuale di 14.000 euro. Abbastanza da far invidia.








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