mercoledì 18 aprile 2012

La Hack contro le limitazioni sulla patente

Interdite de conduite, l’astrophysicienne se révolte
L’astrofisica si ribella al divieto di guidare


di Ariel F. Dumont
Pubblicato in Svizzera il 15/04/2012 
Traduzione di Claudia Marruccelli
15.04.2012

 Una scienziata inizia una crociata contro una sentenza che ritiene arbitraria
 

Margherita Hack rifiuta la ghettizzazione degli anziani.
"Non sono ancora rimbecillita!" dice adirata Margherita Hack. L'astrofisica, considerata in tutto il mondo come una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana, ha da poco saputo che non potrà più guidare. Almeno secondo il medico contattato dalla prima donna che ha diretto un osservatorio astronomico in Italia e dato un contributo decisivo allo studio della classificazione spettrale di molte categorie di stelle.

Limite massimo di 80 anni
Mentre in Svizzera le persone con oltre 70 anni devono superare una visita medica ogni due anni, il limite italiano è fissato a 80 anni. L'astrofisico, che festeggerà le sue 90 candeline il 12 giugno, ha quindi contattato un medico autorizzato a rilasciare il certificato richiesto per il rinnovo della patente. Ma le cose non sono andate molto bene al telefono. "Non visito le persone che hanno più di 85 anni," si è lasciato sfuggire il Dott. Giuseppe Caragliu prima di riagganciare.
Una decisione arbitraria e soprattutto anticostituzionale secondo l’astrofisica, che ha deciso di passare alle vie legali per difendere il diritto dei nonni italiani di poter guidare. “La legge non vieta agli anziani di età superiore agli 85 anni di guidare. Ho preso la patente nel 1952, è non ho mai avuto nessun incidente serio” aggiunge con rabbia Margherita Hack.
Accusato dall’adirata astrofisica  di voler “ghettizzare gli anziani”, il medico così si difende:  “A 90 si è troppo vecchi per poter guidare anche se ci si chiama Margherita Hack! Un medico ha il diritto di assumere questo tipo di decisione” spiega il dottor Caragliu aggiungendo che la proroga di due anni concessa dalla legge italiana agli ultra ottantenni è una scadenza troppo generosa. “Avrei visitato volentieri Margherita Hack se avessi avuto la possibilità di rinnovare la sua patente solo per un anno” puntualizza il medico.


Età media elevata
La disavventura di Margherita Hack ha sollevato in Italia un dibattito già emerso in alcuni paesi europei dopo molti incidenti avvenuti sulle strade: Dovremmo vietare la guida agli anziani? La questione è particolarmente spinosa nella penisola, che sarà il paese nel 2018 con l'età media più elevata d’ Europa. "La vecchiaia non è una malattia. Le persone dovrebbero essere trattate con rispetto e non come cose vecchie ", si indigna il professor Bruno Bernardini, direttore del centro di riabilitazione motoria dell'ospedale Humanitas di Milano. Questo è precisamente la tesi avanzata da Margherita Hack.

Nessun commento:

Posta un commento